La selezione ufficiale dei Queer Short

Annunciamo i 27 cortometraggi che compongono la selezione della seconda edizione dei Giornate di Cinema Queer nella sezione Queer Short. Saranno 22 i cortometraggi in concorso mentre il fuori concorso è composto da 5 titoli provenienti da festival prestigiosi e realizzati autori affermati. La manifestazione si terrà dal 7 al 10 ottobre 2021. La selezione è stata curata da Daniele Pulcini Ambrosini e Matteo Giampetruzzi.

CONCORSO

Beat 97 di Washington Calegari (Brasile 2020, 12′)

Alvaro si trova in quarantena da 97 giorni senza aver mai lasciato casa, e usa app di delivery per ordinare tutto quello che gli serve. Quando il rider arriva con un altro ordine, una situazione inaspettata porta Alvaro ad una difficile scelta. Dal flusso di coscienza del protagonista davanti ai suoi dilemmi e la composizione beatbox originale, il film esplora le difficoltà dell’isolamento sociale ed I tentativi di Alvaro di occupare il tempo con creatività.

Ceux qui désirent se connaître/Those Who Care to Know Each Other di Léonard Vuilleumier, Korlei Rochat (Svizzera 2020, 18′)

Due persone si incontrano in una stanza buia per fare l’amore. Quando le luci si accendono, Lucien e Anton devono far fronte alle loro differenze ma unendosi ancora di più.

Collage di Sadeq Es-haqi (Iran 2020, 15′)

Sarah, una studentessa adolescente, si scontra con diverse sfide circa la sua identità sessuale. Non può raccontare i suoi sentimenti alla madre. Decide di lasciare casa insieme alla sua partner, Franak, senza mai più far ritorno.

Dans la Nature/In Nature di Marcel Barelli (Svizzera 2021, 5′)

In natura, una coppia è formata da maschio e femmina. Beh, non sempre! Una coppia può essere donna e donna. Oppure uomo e uomo. Magari non lo sapete, ma l’omosessualità non fa parte soltanto della storia umana.

Dois Homens ao Mar/Two Men by the Sea di Gabriel Motta (Brasile 2020, 16′)

Dopo aver lasciato il Brasile, César incontra Martin in una caffetteria vuota di Tallin, Estonia. Davanti a loro un’incerta infinità dettata dal mare.

Eden di Sven Spur (Belgio 2020, 17′)

Un giovane uomo senza pace vagabonda nei principali centri gay di una metropoli. Luoghi anonimi vestiti di specchi, colori intensi e decorazioni kitsch sono il paesaggio in cui questo sconosciuto cerca conforto, connessioni e sé stesso.

Escamas/Shedding Skin di Katherina Harder (Spagna 2020, 17′)

Alicia è una sarta. Lavora nella progettazione ed elaborazione di abiti da donna, ma dietro alla manodopera nasconde il segreto del suo corpo: il fastidio e il non riconoscersi che prova dopo aver subito una mastectomia in seguito ad un cancro al seno. Dopo l’accidentale allagamento del suo appartamento, incontra Lucia, una donna transessuale sua nuova vicina, che la aiuterà a riscoprirsi e accettarsi.

Et des ruines que tu me laisses/Of the Ruins You Leave Me di Antoine Vazquez (Francia 2019, 20′)

Ci sono luoghi dove si costruisce un linguaggio che non ha bisogno di parole, una grammatica del desiderio che resiste ad ogni forma di sottomissione.

GirlsBoysMix di Lara Aerts (Paesi Bassi 2020, 7′)

Wen Long ha nove anni. Quando è nata, era impossibile dire se fosse un maschio o una femmina. Molti di questi bambini vengono operati in giovane età per “renderli” più maschi o femmine. Questo non è successo con Wen Long. I suoi genitori lasciano a Wen la scelta.

Hugo: 18h30 di Simon Helloco, James Maciver (Francia 2020, 13′)

Hugo è un giovane attore ad un provino in cui gli viene chiesto di improvvisare la narrazione di una storia dove lui è sia l’attore che il regista. Hugo sviluppa un racconto che esplora sesso, malattia e l’auto emancipazione.

La Belle et la Bête/Beauty and the Beast di Mathieu Morel (Francia 2021, 13′)

Una fiaba per quegli adulti che vogliono ancora sognare: l’eterna storia della Bella e delle Bestia, conosciuta da tutti, in chiave omosessuale con il preciso scopo di scandalizzare.

La Sieste/The Nap di Mickaël Gloro (Belgio 2020, 14′)

Un giovane uomo dorme nudo sul suo letto durante un afoso pomeriggio; i suoni circostanti scivolano gradualmente nei suoi sogni.

Lana Kaiser di Philipp Gufler (Germania 2020, 13′)

Nel 2002 Lana Kaiser diventa famosa nella prima stagione del franchise televisivo “Idol” in Germania. Era nata nel 1985 con il nome di Daniel Küblböck. A soli 17 anni ha polarizzato l’audience televisiva tedesca con il suo aspetto androgino e la sua aperta bisessualità. Il 9 settembre 2018 Lana sparisce da una nave da crociera in viaggio verso il Nord America.

Les filles ne marchent pas seules la nuit/Girls Shouldn’t Walk Alone at Night di Katerine Martineau (Canada 2020, 17′)

Dopo una festa di laurea terminata a notte fonda, Chantal e Delphine si ritrovano a camminare da sole verso casa nel buio. Perse nella foresta, la loro lunga camminata notturna è scandita da negligenza e un irreprensibile desiderio di esistere.

Masisi Wouj di Zé Kielwagen, Marcos Serafim, Steevens Simeon (Haiti 2021, 22′)

L’artista e attivista haitiana Sanba Yonel crea un tributo queer alle Lwa, divinità Vudù che un tempo ispirarono una rivoluzione. Ad Haiti gli uomini considerati femminili sono noti come “masisi”. La parola è spesso usata come insulto verso gli uomini gay, i travestiti e le persone non binarie.

Mauvaises Chiennes/Bad Bitches di Johan Gayraud (Francia 2021, 14′)

Petrole, Princess Jeanne e Cecilia Da Colonia, tre giovani drag queen chiacchierone cercano di vincere un concorso drag attraverso la possessione demoniaca. Gli effetti del rituale andranno ben oltre le loro aspettative, nel meglio e nel peggio…

Microstorie di Anna Coccoli (Italia 2020, 16′)

Tre donne in mancanza di garanzie, tutele e parità affrontano dalle loro stanze il virus del precariato.

Ouça/Hear Me di Cris Lyra (Brasile, 2020, 8’)

Una lettera creata a partire da quelle di 20 donne lesbiche e bisessuali scritte durante la quarantena. Una storia d’amore interrotta, un paese in frantumi, un corpo che persiste.

Personals di Sasha Argirov (Canada 2021, 13′)

Una connessione inaspettata durante un incontro anonimo spinge due solitari ansiosi sociali a rischiare la propria vulnerabilità e trovare l’intimità che entrambi bramano da anni.

Por donde pasa el silencio di Sandra Romero (Spagna 2020, 22′)

Antonio è andato a Madrid. Emma è rimasto in città. Nella notte del Giovedì Santo a Écija, quella di El silencio, Antonio ed Emma percorrono i luoghi che frequentavano insieme. Cercano di riconoscersi, ma non ci riescono.

Traversées/Crossings di Amandine Le Goff (Francia 2020, 18′)

Léon riflette sulla sua identità di genere quando indossa un costume da bagno intero in una piscina locale.

Undercurrent di Weng Yu-Tong (Taiwan 2020, 20′)

In una sera d’inverno del 1979, l’arresto dei manifestanti contro il governo coinvolti nell’incidente di Formosa è in atto. La città è sotto coprifuoco, ma uno studente adolescente, mosso dalla curiosità, segue un uomo misterioso dal lungofiume fino ad una capanna abbandonata.

Variable y Fugaz di Camila Suazo (Cile 2020, 12′)

Francisca visita la sua ragazza Sofia, con la quale intrattiene un’asimmetrica relazione aperta, nell’ostello dove la ragazza lavora. Al suo arrivo, entrambe incontrano Anais, una giovane donna francese con la quale esse stringono amicizia e che le porterà a rivalutare la loro corrente relazione.

FUORI CONCORSO

Dustin di Naïla Guiguet (Francia 2020, 20’)

In un magazzino abbandonato, la folla balla all’unisono al ritmo di martellante musica techno a 145 BPM. Tra loro c’è Dustin, una giovane donna transgender e la sua crew: Felix, Raya e Juan. Nel corso della notte l’isteria collettiva si trasforma in dolce malinconia, e l’euforia in desiderio di tenerezza.

Panteres/Panthers di Èrika Sánchez (Spagna 2020, 22’)

Joana e Nina sono due amiche di 13 anni nel bel mezzo della pubertà. La prima, vivace e sfacciata, ha domande vitali sulla femminilità. Entrambe sono giovani donne del loro tempo, condizionate da social media, necessità di immediatezza ed eccessi. Quando Joana decide di porre fine alla sua ansia esistenziale, inizia un macabro gioco. Questo momento della pubertà si rivelerà decisivo e porterà ad un cambiamento per entrambe.

FUORI CONCORSO – FOCUS TODD VEROW

I Have Mike Pence’s Dick in a Pickle Jar. Want to see it? di Todd Verow, Charles Lum (USA 2019, 5’)

Durante un incontro di sesso, un uomo gay ha la possibilità, unica nella vita, di correggere alcuni recenti errori politici e rendere l’America di nuovo grande.

Covid Summer di Todd Verow (USA 2021, 3’)

Un’istantanea condensata di tutta l’ansia e la pazza tensione sessuale dell’estate COVID-19 del 2020.

Swimming to the End of the World di Todd Verow (USA 2021, 7’)

Un uomo stanco del mondo ricorda gli amanti perduti mentre nuota dai Christopher Street Piers di New York City a Provincetown, nel Massachusetts.

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