La Giornata della Memoria attraverso il cinema

Come ogni 27 gennaio, anche oggi si osserva la Giornata della Memoria ossia la ricorrenza dedicata a commemorazione di tutte le vittime della shoah.

È difficile ricordare al mondo che la tragedia nei campi di concentramento non ha solo e soltanto riguardato chiunque fosse di religione ebraica. L’ideologia di sterminio del nazismo si concentrò su ciò che riteneva “sbagliato”. Ecco perché anche le persone omosessuali hanno subito queste atroci sofferenze imposte insensatamente dal Terzo Reich.

Un triangolo capovolto rosa per gli uomini. Uno nero per le donne. Queste erano le “medaglie al disonore” messe sulle divise a righe dei prigionieri omosessuali, per distinguerli da coloro che indossavano la stella di David.

Le rappresentazioni al cinema

Nel Giornata della Memoria ricordiamo come il cinema non si è sottratto nel raccontare questo triste capitolo della nostra storia. Ecco alcuni titoli che trattano dell’omosessualità nel periodo del nazista.

Tra i film che possiamo ricordare nella Giornata della Memoria c’è Ettore Scola con “Una giornata Particolare”. Il regista dirige una Sophia Loren, spogliata delle sue vesti sensuali, in un incontro con un Mastroianni condannato alla deportazione. Una Roma fascista di sottofondo renderà ancora più allucinante e insensata la pena capitata al protagonista, colpevole di essere “diverso”.

“Il rosa nudo” di Giovanni Coda è un film sperimentale e ispirato la vita di Pierre Seel. Lo scrittore è stato condannato, senza prove, di essere omosessuale e spedito nel campo di concentramento di Schirmeck. La sua testimonianza fu preziosa perché portó alla luce le torture e gli esperimenti sugli omosessuali perpetuati dalla Gestapo e dal dottor Vaernet.

Nella prima edizione dei Queer Days – Giornate di Cinema e Cultura Queer abbiamo presentato il corto “Butterflies in Berlin” di Monica Manganelli. La storia si ispira a personaggi esistiti davvero e a fatti realmente accaduti a Berlino, durante gli anni delle persecuzioni naziste.

Il film “Aimée e Jaguar”, dall’omonimo romanzo di Erica Fischer, narra la storia realmente accaduta a Felice Lily: una giornalista per un quotidiano nazista e una donna ebrea di incontrano e si innamorano in una circostanza totalmente a loro sfavore. Un amore testimoniato anche da un fitto scambio epistolare tra le due, bruscamente interrotto dall’arresto di Felice.

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